Rifugio Cimon Bagozza - Schilpario, Provincia di Bergamo

Veronica V.

Un piccolo rifugio, facilmente raggiungibile a piedi con una passeggiata con leggera pendenza di circa 1h00.
Percorribile anche in inverno, meglio se con ramponcini/ciasplone, ma anche senza è fattibile.
Il locale è molto caratteristico, il personale cordiale, il prezzo è assolutamente onesto.
Il menù narra: “polenta e quel che c’e’..”
Noi abbiamo mangiato: polenta con pollo alla birra, minestra ucraina, polenta e legumi, polenta e salsiccia. Ottimo anche il loro caffè, rigorosamente fatto con la moka e l’amaro del sig. Silvio.
Ottima esperienza che ripeteremo presto.

Cecilia B.

Non è un rifugio, nonostante la scritta in bella vista, ma una casa privata. Se provate a usare il bagno (porta spalancata, con accesso dall'esterno, come nella maggior parte dei rifugi) verrete redarguiti in malo modo dal proprietario che vi accusa di essere entrati in casa sua.
Se dovete mangiare, proseguite oltre verso l'ottimo Rifugio Campione dove verrete accolti con gentilezza. Mangerete benissimo e potrete anche usare il bagno

Marco M.

Mi sono fermato solo per una birra e una torta(che era buona). Lo premio soprattutto per la competenza del rifugista nel dare informazioni sempre aggiornate sulle condizioni dei sentieri e dei vari canaloni che danno accesso alle vette circostanti. Li conosce benissimo e ha sempre notizie "fresche".
Rifugio aperto tutto l'anno.

Fabio G.

Rifugio spartano ma accogliente. Stracotto di cavallo con polenta buonissimo. Prezzi molto onesti. Ottimo per rifocillarsi dopo una camminata.

Paolo F.

Tappa intermedia da Schilpario (alta Val di Scalve) da cui si diramano diversi sentieri, tra i quali i principali sono per il rifugio Campione e per il passo Vivione.
Cucina bergamasca tipica della montagna, senza fronzoli, prodotti locali e genuini e locali. Non mancano sorprese, tra i dolci da provare la torta di mele e salvia.
Posto incantevole per la vista sulla valle e sulla catena montuosa prospiciente, dove spicca il Cimon della Bagozza.

elia G.

Il rifugio è molto bello d'estate. Si sta bene, c'è un bel clima (quello che ti aspetti a 1600 m). Cibo ottimo. Il piatto che viene servito è "Polenta e quello che c'è" quindi niente menù in anticipo. Io ho trovato salsiccia, cavallo, misto salumi e formaggi e maiale. I dolci buoni anche quelli. Il bis è d'obbligo visto quanto sono buoni i piatti. Vino rosso eccellente.
Unica pecca non c'è ne cassa ne POS. Proprio non c'è un registratore di cassa. Tu vai li da proprietario, gli chiedi quanto è e paghi. Così un po alla bellemmeglio.
Meno male che avevamo i contanti altrimenti saremmo stati lì a lavare i piatti

fabio B.

Pausa d’obbligo x un caffè durante la salita ai campelli… gestori accoglienti
Non abbiamo pranzato ma i piatti che giravano erano super

Melis M.

Il proprietario è un vero alpino, e questo si riflette nell'autenticità del locale. Non aspettatevi un ristorante tradizionale: qui si mangia quello che il padrone prepara quel giorno. Questa formula rende l'esperienza culinaria unica e sorprendente ogni volta. I piatti sono sempre buonissimi e abbondanti, preparati con ingredienti freschi e di qualità.

Il locale è incantevole, immerso in un ambiente pittoresco che rende l'esperienza ancora più piacevole. Anche in caso di pioggia, la veranda coperta offre un rifugio accogliente dove si può gustare il proprio pasto in tranquillità. La location è facilmente raggiungibile in macchina.

Consiglio vivamente di visitare questo posto: l'atmosfera, il cibo delizioso fanno sì che ogni visita sia un'esperienza memorabile. ♥️